Sto leggendo Maggiani. Mi piace, ma nonostante cerchi di esprimersi in un modo forbito direi che decisamente non conosce bene l'italiano. Gli scrittori del nord non riescono a parlare correttamente - in generale - l'italiano, basti pensare a Manzoni che a cas parlava in dialetto e ha scritto i promessi sposi nella lingua che poi diventerà quella dei verbali dei carabinieri - comunque grande Manzoni che ha inventato una lingua maneggiabile anche da chi con l'italiano ha poca o nulla domestichezza, un grandissimo contributo all'unità d'Italia.
Il contrario dei nordici sono i siciliani, che scrivono in modo meraviglioso, non sorprendentemente dato che l'italiano non deriva dal toscano ma dal siciliano della corte di Federico II che a sua volta deriva ampiamente dal latino medievale.
Tornando a Maggiani, per quanto il suo, anche se vorrebbe, non sia propriamente italiano, questo ovviamente non vuol dire che pur scrivendo in un mezzo dialetto settentrionale non sappia scrivere né tantomeno che la sua scrittura non sia creativa e interessante, al contrario.
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