lunedì 11 settembre 2023

politica

 La politica - quando uno l fa su serio e non sta per gioco - è la cosa meno entusiasmante della terra. Richiede un sacco di cinismo e di compromessi a cui sono disponibili i Lenin e i Fidel Castro ma non la maggior parte dei rivoluzionari e meno rivoluzionari. Che Guevara per esempio lasciò il governo cubano per non fare  i compromessi necessari quando si tregge un paese e andò a finire in un modo abbastanza triste per non dire squallidino, senza nemmeno essere un vero martire (i martiri come sapeva Cristo e come sa l'ISIS sono tragicamente utilissimi). Dato che le cose umane sono rette dal contrappasso,, quelli che non vogliono fare i compromessi che appunto la politica (e soprattutto la politica radicale) richiedono finisce che poi vanno a votare per partitini degnissimi ma assolutamente socialdemocratici come potere al popolo o Unione Popolare o addirittura per i cinque stelle che di fondo sono fascisti di sinistra. Ovviamente sto semplificando perché De Magistris a suo tempo ha svolto un ruolo essenziale (ma era comunque un compromesso per quelli del movimento che ci si sono alleati) e i cinque stelle potrebbero svolgere un ruolo positivo (anche se finiscono per fare sempre il gioco delle destre a cui sostanzialmente appartengono.

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