Nel precedente
post discutevo l'imperativo categorico che distingue gli italiani da altri popoli,("non rispettare nessuno") e lo contrapponevo all'imperativo categorico dei nordici "rispetta tutti". Una curiosa conseguenza di questi due principi è che se non rispetti nessuno sei indulgentre (e quindi
sembri buono). Mentre se rispetti tutti, ti aspetti molto da tutti, e sei severissimo. Come i tedeschi, per dire, che aggiungono a questo principio profondamente morale una meravigliosa incapacità di mettersi nei panni degli altri (che deriva a sua volta dalla rigidità di pensiero che ha fatto loro appioppare il nomignolo di "crucchi")..
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