Bersani si era presentato alle
elezioni con lo slogan “l’Italia giusta”. Che significava: se vinciamo faremo
pagare le tasse agli evasori (nel nostro Paese è impossibile che qualcosa venga
detto i modo diretto). E ha perso le elezioni: Che sono state vinte invece
dalle due forze “antitasse”. Infatti, se il Pdl dice chiaramente di essere un
partito contrario per principio alla tassazione sul reddito e sul patrimonio
(perché le tasse sui consumi, che sono uguali per tutt e che quindi pagano
soprattutto i poveri, Tremonti le ha aumentate a dismisura), il partito di
Grillo fa tante bellissime proposte spesso di sinistra, ma sul punto cruciale
sia per l’economia sia per la società del Paese, e cioè la tassazione sul
reddito e sul patrimonio, è dalla parte degli evasori e dei rentiers. Il che fa
pensare che le interessanti proposte siano solo una cortina fumogena per
nascondere il vero programma.
La tassazione in Italia crea una
situazione di ingiustizia sociale forse peggiori che in qualsiasi altre parte
del mondo – la tassazione grava tutta sul lavoro a reddito fisso, cioè sulla
parte più povera del Paese – ingiustizia a cui assolutamente non vogliamo porre
mano (credo che nel Pd abbiano tirato un sospiro di sollievo quando sono usciti
i risultati delle votazioni). La cosa ironica è che se lo risolvessimo saremmo
usciti dalla crisi. Se infatti, paradossalmente, in Francia hanno ben pochi
strumenti per affrontare la crisi che sta cominciando a mordere anche da loro,
in Italia una tassazione più equa, in cui pagano tutti secondo il proprio
reddito e il proprio patrimonio, libererebbe una quantità di denaro immensa che
attualmente è immobilizzata in patrimoni e consumi improduttivi.
L’insufficienza di capitale è il problema storico del nostro Paese, che è stato
sempre risolto con la spesa pubblica, che però ormai è insostenibile dato il
livello del debito pubblico. C’è da dire che se nel nostro Paese la disparità
di reddito mantenuta dal sistema fiscale raggiunge livelli impressionanti, il
problema è in realtà di molti Paesi sviluppati (USA in primis). E che l’Unione
Europea ha raccomandato di spostare la tassazione dal reddito ai consumi –
misura che forse può funzionare in Svezia, ma in Italia curerebbe la malattia
con il male.