mercoledì 12 ottobre 2011

Carpe diem

L’oraziano “carpe diem” viene di solito interpretato come “godi più che puoi perché la vita è breve”. Certo, l’invito a godere gli effimeri piaceri c’è , ma in realtà l’esortazione significa “vivi attimo per attimo, giorno per giorno”. Se si vive ogni attimo come se fosse separato da quelli che vengono prima e quelli che vengono dopo, la catena del tempo si arresta, ed è come se il tempo non scorresse più, con il che la vita, immersa in un eterno presente, diventa come se fosse eterna – la morte diventa un attimo come un altro, non la fine di una lunga catena di eventi in successione. Che il nocciolo dell’insegnamento epicureo fosse questo ?

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