Prodi aveva proposto al Paese di fare qualche sacrificio per risanare il mostruoso debito pubblico e restare nell'euro. I lavoratori tutto sommato furono d'accordo (sacrificio più, sacrificio meno), ma al 20% ricco del paese venne quasi una crisi isterica: "mi vogliono togliere qualche euro, sono rovianato! (in stile zio Paperone). Prodi cadde, venne la politica di "tolleranza" dell'evasione e di aumento della tassazione indiretta di Berlusconi e Tremonti. Vent'anni dopo, siamo sull'orlo della bancarotta. Il bel sito http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/ chiama l'Italia "l'elefante invisibile".
Incidentalmente, questo 20% più ricco attualmente ha i soldi che gli escono dalle orecchie. Se per una volta toccassimo i forti invece che come al solito i deboli, mi sa che avremmo un bilancio florido; fu del resto l'errore di Prodi, chiedere sacrifici a tutti, invece di chiedere di più a chi ha di più - del resto a un democristiano non si può chiedere di diventare socialista.
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