venerdì 18 settembre 2009

New York


Gli ebrei, dopo duemila anni a fare l’ebreo errante – dando tantissimo alla cultura europea – si sono stufati e sono tornati nella terra promessa, che non è Israele, ma – come dice Moni Ovadia – New York: non a caso il cantore di New York è un ebreo, Woody Allen. Tra l’altro, New York è come a e a un mio caro amico ebreo piacerebbe che fosse la Palestina, una terra dove vivono tutti i popoli e tutte le razze; e dove, tra l’altro, gli ebrei neanche comandano veramente, seguendo in questo la legge mosaica dove solo Dio è re – un re che tra l’altro lascia completa libertà ai suoi sudditi, e che funge più che altro da modello - e agli uomini compete di amministrare la loro vita.
A questo punto, la distruzione del Rockfeller Center – queste erano le torri gemelle – sembra un attacco dei fascisti americani perliberarsi degli ebrei americani. Questo politicamente; la dinamica specifica dei fatti è marginale: il lavoro sporco potrebbero anche averlo fatto degli islamo-fascisti. Ed è possibile, purtroppo, che quello che non è riuscito a Hitler, sia riuscito così a loro. Per il resto del mondo cambia poco, però questo significa che forse l’America non è più il Paese della statua della libertà (statua scolpita a Parigi).

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