lunedì 9 febbraio 2009

Cambiamento


La nostra era abbonda di laudatores temporis acti. Ora, quando le cose cambiano, si perde da una parte e si guadagna dall'altra; quando siamo passati da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori, per esempio, abbiamo perso moltissimo, ma abbiamo guadagnato moltissimo; quando siamo passati dalla tradizione orale a quella scritta abbiamo perso moltissimo - come ci ricorda Platone in un passo famoso - ma abbiamo guadagnato molto di più - oltre che dal punto di vista pratico, la scrittura ha potenziato enormemente le nostre facoltà logiche. I nostalgici del passato non si lagnano, tuttavia, di ciò che perdono; si lagnano del cambiamento di per sé; non sanno, i tapini, che si può indirizzare il cambiamento in una direzione che minimizza quello che si perde - era quello che tentava di dire Pasolini, in modo caotico e poco comprensibile, perché era un poeta, ma in modo efficacissimo.

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