lunedì 12 gennaio 2009

Onda


I ragazzi della generazione dell’Onda sono cresciuti con pochi contatti con gli altri bambini, che sono diventati pochi, ma immersi nella rete. Passano gran parte dei loro pomeriggi chattando, e delle loro mattinate e sere a scambiarsi messaggini. Questo modo di comunicare è assai diverso da quello a cui sono abituati i più vecchi: nei messaggi delle chat e del telefonino non viene trasmessa infatti il profluvio di informazione non verbale che riceviamo quando parliamo a quattr’occhi o anche al telefono. Quando ci parliamo, gran parte del significato, cioè cosa realmente sta pensando l’altro, viene infatti trasmesso in modo intuitivo e immediato da piccoli movimenti del viso o dal tono della voce; nei messaggi occorre ricostruire il significato con un ragionamento: “se A ha detto questo, e sta a casa, allora significa x, ma se sta dall’amico, significa y”. Al di là di questo, messenger insegna un sofisticato galateo sociale. Una persona invadente (che si “accolla”) o indelicata può, nella comunicazione a voce, compensare la sua invadenza con la simpatia o con il carisma, che sono fenomeni ampiamente non verbali; su messenger appare solo un rompiscatole e un maleducato, e viene presto sconnesso, in modo da dover imparare a contenere la sua invadenza. A conoscerli un po’, i ragazzi hanno grosse difficoltà nei rapporti diretti tra di loro e con i più grandi, mentre mostrano una grande sottigliezza nel ricostruire i contesti sociali. Si tratta, a ben vedere, di qualcosa di simile alla schizofrenia (forse la gioiosa schizofrenia di Deleuze?); lo schizofrenico infatti non è in grado di interpretare i messaggi non verbali, e si basa interamente sul senso delle parole; ma alcuni dei più grandi politici della storia – si pensi a Churchill, a Bismarck, e, nel nostro piccolo, a Cossiga – erano schizofrenici, e proprio il disturbo conferiva loro la genialità nello sciogliere le situazioni politiche più difficili; e anche i ragazzi dell’Onda si sono mostrati di straordinaria maturità politica – mille trappole sono state tese loro, e non ci sono caduti, mille ostacoli sono stati frapposti, e sono stati superati.

In altre parole, l’Onda – che continui oppure che si riveli la solita mobilitazione scolastica di prima delle vacanze di Natale – sembrerebbe la prima manifestazione politica della rete che connette ormai i giovani di tutto il mondo – ma non chi è più grande.

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