domenica 11 gennaio 2009

Il pulcin della Minerva


Davanti alla chiesa di S. Maria sopra Minerva, vicino al Pantheon, dove risiedeva il tribunale dell’Inquisizione, pochi anni dopo il processo a Galileo Bernini montò un antico obelisco egizio sopra un elefante. I Romani chiamano questa statua “il pulcin della Minerva”. Sul basamento si legge: “occorre una solida sapienza per sostenere una robusta conoscenza”. E’ un modo di ragionare tipico dei preti. L’idea in sé non solo è giusta, ma riassume il problema dell’oggi: abbiamo immense conoscenze, ma non abbiamo la sapienza per gestirle, per cui ci comportiamo come apprendisti stregono e causiamo infiniti guai, all’ambiente, all’economia, alla giustizia. Cosa ha comportato però il processo a Galileo? Che la scienza si è sviluppata lo stesso – non in Italia, dove non ha mai più raggiunto lo splendore del 5-600 – e oggi vorrei vedere il papa che va in portantina invece che in automobile – mentre non si è sviluppata la sapienza. Questo succede quando le cose si muovono e si rimane invece fermi.

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