Il cristianesimo ha vinto perché predicava l’uguaglianza, in un Impero in cui pazzesche erano le pazzesche – e che crollò perché le eccessive disuguaglianze portano al collasso dell’economia mercantile. E, tutto sommato, nei duemila anni che sono seguiti, una ragionevole uguaglianza è stata raggiunta. Ma, paradossalmente, questo è avvenuto con il sacrificio della intensa spiritualità antica, sostituita da astratti bizantinismi teologici.
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