mercoledì 20 agosto 2008

televisione


La televisione è certo una gran manipolatrice delle menti, soprattutto attraverso la creazione di falsi valori; quelli della mia generazione (i quarantenni) fanno finta di dimenticare come l'imperativo televisivo di quando eravamo ragazzetti era di essere "fichi", e di come questo abbia modellato i nostri comportamenti; oggi va di moda sgomitare e scavalcare gli altri, secondo il modello di "Amici". Ma questa creazione di falsi valori arriva fino a un certo punto, dovendo corrispondere alla situazione economica (e politica) - almeno per ora, finché la virtualizzazione del mondo è al punto in cui è.

Quello in cui la televisione e i mezzi di informazione sono però potentissimi, e si vede soprattutto nelle generazioni più anziane, ma anche nei ragazzi, è nel dare una visione distorta della realtà. Non tanto le opinioni - quelle ci sono tutte - quanto i fatti vengono celati (o meglio minimizzati) o enfatizzati a seconda della comodità. In questo senso, l'aver la televisione ucciso la realtà di cui parla Baudrillard, ricorda molto da vicino la vecchia, cara censura.

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