sabato 9 agosto 2008

crisi economica

Stiamo attraversando una grave crisi economica, i consumi si sono ridotti considerevolmente, eppure, sotto il meraviglioso regime in cui ci troviamo, nessuno sembra lamentarsi, mentre appena un paio di mesi fa era un continuo inveire contro l’affamatore. In parte ciò è dovuto al fatto che il margine di superfluo è talmente alto che – almeno per ora – la crisi comporta solo una maggiore e in fondo gradita sobrietà. Ma soprattutto, l’errore del precedente governo è stato di “mettere le mani in tasca” per destinare il denaro ricavato alla spesa pubblica, un peccato inaudito per gli italiani, che hann pensato che il precedente premier fosse un ladro. Si fosse messo i soldi in tasca, avrebbero pensato che lavorava per il bene di tutti (il bene di tutti, non il bene comune, non sia mai), come hanno fatto per cinquant’anni i democristiani e come temo – mancano completamente informazioni attendbili – stia di nuovo avvenendo.

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