mercoledì 16 luglio 2008


Stat rosa pristina nomine nomina nuda tenemus. La rosa, tra tante altre cose, è simbolo della sapienza (Maria, sedes sapientiae); i rosacroce, per esempio, sono quelli che vedono la rosa (la sapienza) nella croce (lo stemma della NATO è simbolo rosacrociano). Quindi stat rosa pristina nomine nomina nuda tenemus significa che la sapienza originaria sta nel nome, stringiamo solo nomi. La frase è una citazione di Bernardo di Chiaravalle, stat Roma pristina nomine, nomina nuda tenemus, cioè di Roma rimane solo il nome. Bernardo in genere è simbolo di continenza, ma in questo caso c’è un riferimento al doctor mellifluus, il maestro di eloquenza.

Più in generale, questo nominalismo amato da Eco e più in generale da letterati e filosofi, discende da un’idea assai greca, per cui la beatitudine consiste nella contemplazione della verità; una volta afferrata la verità, l’unica cosa da fare è combinare e ricombinare le parole che ne celebrano la lode. Il presupposto ovviamente è che la verità e dio siano fissati una volta per tutti ed eterni, quando in realtà si modificano continuamente nel processo continuo e progressivo della creazione. I mercanti che hanno costruito il mondo moderno a partire dal 1300 hanno imposto un modello diverso, in cui la beatitudine consiste nel creare il mondo. Credo che di fondo sia un’idea ebraica.

Ma già muoveva il mio disio e il velle
Sì come rota ch’igualmente è mossa
L’amor che muove il cielo e l’altre stelle

L’accento è sul movimento, il desiderio e la volontà.

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