The exhibition of Bill Viola in Roma, in the Palazzo delle Esposizione, is almost ending. The about 15 works represent a spiritual travel. They are intended as something like a via crucis, where you have to stop before each video awaiting the development of the story - in fact each video contains a "surprise" - but I preferred to walk freely among the panels. The impression is to stroll in the rooms of a Reinaissance estate, surrounded by devotional paintings. The plasma video-panels, in fact, have the same dimensions, proportions, frames, composition, colours of Reinaissance paintings; a video quotes explicity the Resurrection by Piero della Francesca. The spiritual travel has not to be underestimated, but this exhibition tells us much about classic painting. Raphael and Piero, had they had the extraordinary technological tools of Viola, with his perfect reproduction of reality, would not have hesitated to use them; morevorer, when we look at the paintings of the Reinaissance, we often overemphasize the formal perfection, forgetting that they all were devotional or allegoric or exoteric paintings. A great achievement of XVII century was to fuse the spiritual values of Christianity with formal perfection of the Ancients; and Bill Viola repeats somewhat this miracle.
mercoledì 31 dicembre 2008
martedì 23 dicembre 2008
Mosè
Ci si può chiedere perché Mosè, che oltre ada aver liberato gli ebrei dalla schiavitù d'Egitto, è stato l'unico uomo a vedere il volto di Dio, non sia potuto entrare nella terra promessa. In parte si tratta di un tema ricorrente nell'Antico Testamento, che il bene va fatto di per sé, non per la ricompenza. Ma il motivo fondamentale è che nella terra promessa poterono entrare solo quelli nati in libertà durante i quaranta anni di peregrinazione nel deserto, perché gli altri, che erano nati in schiavitù, portavano la schiavitù nel cervello - e lo dimostra il fatto che appena venne a mancare la guida di Mosè, si misero ad adorare il vitello d'oro.
Scimpanzè e gorilla
L'opinione diffusa è che lo scimpanzè sia intelligentissimo, mentre il gorilla sia un po' tonto. Non sono d'accordo. Ricordo immagini di scimpanzè che diventavano matti per trasportare la frutta: l'intelligentone non avrebbe potuto inventare la cesta? Si trastulla invece con i bastoncini e i ramoscelli. Il gorilla, al contrario, ha inventato il bastone per aiutarsi a guadare i fiumi, il nido e anche il tovagliolo - è una scoperta non ancora pubblicata di una mia amica.
Sospetto che la sopravvalutazione dello scimpanzè dipenda dal fatto che si tratta di una specie piuttosto aggressiva, mentre il gorilla è una specie mite; soprattutto gli anglosassoni, che più degli altri studiano le scimmie antropomorfe, confondono la prepotenza con l'intelligenza.